Nei giorni 25 e 26 settembre 2019, 38 alunni delle classi 4°A e 4°B del liceo scientifico G.Bruno di Melzo, accompagnati dai docenti Patrizia D’Orsi, Giacomo Guazzi e Annamaria Poz, con la gradita partecipazione esterna del prof. Maurizio Resentini (neo pensionato e compagno di molti anni d’insegnamento), si sono recate in alta Val Formazza al rifugio Città di Busto a mt.2480 s.l.m.
L’uscita didattica è iniziata con la visita guidata a Ponte di Formazza della Casa Forte, edificio in pietra costruito nel 1569, dall’ammano, il capo della comunità, e successivamente adibita a magazzino per le merci in transito tra l’Ossola e le terre elvetiche che ci ricorda quanto conteso fosse questo territorio, poichè passaggio obbligato per le popolazioni del nord.
Oggi la Casa Forte è sede del Museo Etnografico dedicato alla civiltà walser, popolazione germanica originaria del Vallese, stanziatasi in diverse aree delle Alpi tra Italia e Svizzera, che diede vita alle colonie fondate nell’alta valle del Toce tra il 1200 e il 1300.
Per le sue particolari caratteristiche l’uscita si può definire “trekking d’istruzione”,
infatti alunni e professori abbigliati ed attrezzati in modo adeguato, hanno seguito a piedi il sentiero che dalla diga del lago Morasco li ha portati, dopo una salita di circa 3 ore e un dislivello di 700 metri con panorami incantevoli, al rifugio Città di Busto. Qui il rifugista Marco Valsesia ha intrattenuto il gruppo illustrando interessanti aspetti naturalistici, storici e culturali del territorio walser; dopo il confortevole pernottamento, la giornata piovosa non ha consentito di compiere interamente l’escursione al lago dei Sabbioni, il più esteso bacino idrico del Piemonte , ed in mattinata gli studenti hanno seguito una lezione di geologia, prima di intraprendere la camminata di rientro.
Esperienza entusiasmante per gli studenti, che conferma la validità educativa dei progetti di trekking, in quanto responsabilizzano i ragazzi ed offrono loro occasione di condivisione, di collaborazione e di convivialità, senza nulla togliere al valore squisitamente didattico dell’insegnamento sul territorio.