In occasione della ricorrenza del centenario della Grande guerra 1915-1918 gli studenti delle classi 4°B-4°C del Liceo Scientifico-Linguistico Giordano Bruno di Melzo hanno voluto personalmente ricordare i caduti della prima guerra mondiale, recandosi in alcuni luoghi dove il conflitto ha vissuto momenti tragici ed eroici.
Nei giorni 30 Settembre e 1 Ottobre 2015 le due classi hanno visitato il museo della Grande Guerra di Rovereto, per poi recarsi al Pian delle Fugazze e a Bocchetta Campiglia, da dove parte la Strada delle 52 gallerie costruita dagli alpini del genio militare per sfuggire ai colpi dell’esercito austroungarico e garantire l’approvvigionamento delle truppe italiane schierate sul monte Pasubio, punto strategico posto tra Veneto e Trentino.
Con molta fatica da parte di alcuni, la comitiva composta da 44 studenti ha raggiunto in poco più di tre ore il rifugio Generale Achille Papa costruito alle porte del Pasubio a 1928 m slm, accompagnata da tre insegnanti e dalla guida alpina e maestro di alpinismo Prof. Roberto Assi.
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Dopo essersi riposati e aver cenato, gli studenti hanno seguito con grande attenzione le spiegazioni fornite dalla guida relativamente alla costruzione della Strada delle 52 gallerie ed alle vicende belliche verificatesi sul monte Pasubio.
Dopo la nottata rigenerante al mattino del 1° ottobre gli studenti, sempre accompagnati dalla guida alpina e dai loro insegnanti, hanno ripreso il sentiero e si sono recati in circa un’ora e trenta minuti sulla cima del monte Palon 2232 m slm, dove si sono svolte battaglie memorabili.
Mentre gli studenti erano in vetta, le condizioni meteorologiche non hanno di certo favorito la salita, dal momento che una breve bufera di neve ha fatto sentire oltre che il freddo, la sacralita’ del luogo.
Rientrati al rifugio, dopo aver pranzato, il gruppo ha fatto rientro al Pian delle Fugazze percorrendo in discesa la Strada degli Eroi.
Circa 26 km percorsi in due giorni e più di 1000 m di dislivello superati fanno sentire gli studenti del «Giordano Bruno» orgogliosi di esserci stati e di aver testimoniato con la loro presenza una viva e sentita partecipazione alla memoria della “GRANDE GUERRA”.